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Album Agreste, between contemporary art and popular tradition


Una affettiva e imperfetta liaison con il lascito della tradizione popolare:

nel suo decimo anno di attività il festival Cristallino propone la bi-personale degli artisti

Oscar Dominguez e Massimiliano Fabbri, secondo un percorso espositivo inteso

a prolungare le vibrazioni della collezione etnografica del MET.


An affective and imperfect liaison with the legacy of popular tradition:

in its tenth year of activity the festival Cristallino proposes the bi-personal artists

Oscar Dominguez and Massimiliano Fabbri, according to an exhibition intended

to prolong the vibrations of the MET ethnographic collection.




Il festival Cristallino per la sua 10^ edizione intreccia un dialogo intensivo con il territorio

in cui è nato e cresciuto, la Romagna: facendosi coinvolgere da una mitopoiesi – quella del “ritorno a casa”, del ritorno a una forma di destino antropologico, al luogo noto – che è tra le più forti (e tra le più ambigue) della lezione occidentale. Lo fa insediandosi temporaneamente negli spazi di un museo denso di significati culturali ed etnografici, il MET di Santarcangelo di Romagna – un luogo estraneo al linguaggio dell’arte propriamente intesa, un edificio destinato alla conservazione della memoria popolare, dei suoi oggetti così come dei suoi costumi.


For its 10th edition, Cristallino festival intertwines an intensive dialogue with the country where it was born and raised, Romagna: getting involved in a mythopoiesis - "returning home", returning to a form of anthropological destiny, to a known place - which is among the strongest (and most ambiguous) of the Western lesson. It does so by temporarily settling in the spaces of a museum full of cultural and ethnographic meanings, the MET in Santarcangelo - a place foreign to the language of art properly understood, a building intended for the conservation of popular memory, its objects as well as its customs.




Artwork by Oscar Dominguez


A partire da questo passato remoto della nostra vita collettiva si dirama un percorso espositivo e un circuito di eventi che cerca un innesto con questo deposito di manifestazioni storiche e antropologiche, senza alcuna intenzione didascalica o celebrativa, semmai, per contrasto, accentuandone l’assoluta singolarità, la distanza cronologica, la sua strutturale e irredimibile arcaicità. In tale cornice il nostro “album agreste” diventa il racconto dell’imperfetta, affettiva ed ingenua liaison con questo patrimonio, con tutta la vita di una sapienza rurale, privata e collettiva, che ci ha preceduto. In due parole, al genius loci.


Starting from this remote past of our collective life, an exhibition itinerary and a circuit of events

branch out that seeks a connection with this deposit of historical and anthropological manifestations, without any didactic or celebratory intention - if anything, by contrast,

accentuating its absolute singularity, the chronological distance, its structural and irredeemable archaicity. In this context, our "album agreste" becomes the story of the imperfect, affective and naive liaison with this heritage - with the whole life of a rural, private and collective knowledge that preceded us. In two words, to the genius loci.


Massimiliano Fabbri / dettaglio


Per questa nuova edizione di Cristallino abbiamo invitato gli artisti Dominguez e Fabbri ad elaborare per noi un progetto visivo site-specific che, partendo dalle suggestioni degli oggetti raccolti nel MET, fosse indirizzato a suggerirne nuove destinazioni estetiche.

I due artisti hanno lavorato, per così dire, sulla soglia, cercando una traduzione formale di tematiche e funzioni che risultano decisamente preminenti negli oggetti della tradizione popolare, isolando di questa alcuni aspetti alla volta di sottolinearne l’incisività.

In questa prospettiva il progetto espositivo è interamente versato ad amplificare le possibili letture interpretative dei manufatti presenti nel museo, come lasciti di una coscienza collettiva, allo stesso tempo materiale e immateriale – interpretandoli alla stregua di “bio-oggetti”, tasselli di una più complessa appartenenza culturale.


For this new edition of Cristallino we invited the artists Dominguez and Fabbri to develop for us a site-specific visual project that, starting from the suggestions of the objects collected in the MET, was directed to suggest new aesthetic destinations.

The two artists worked, so to speak, on the threshold, looking for a formal translation of themes and functions that are decidedly pre-eminent in the objects of popular tradition, isolating some aspects at the time of underlining their incisiveness.

In this perspective, the exhibition project is entirely dedicated to amplifying the possible interpretations of the artifacts present in the museum, as legacies of a collective consciousness, at the same time material and immaterial - interpreting them as "bio-objects"of a more complex cultural background.



 

Cristallino ↗︎

 

Cristallino21 - 10^ edizione

ALBUM AGRESTE


curated by

ROBERTA BERTOZZI


artists and guests

OSCAR DOMINGUEZ, MASSIMILIANO FABBRI, CEMENTO ATLANTICO, SONIA FABBROCINO, DEBORA BRANCHI, TIR, ILARIA MARGUTTI, LAURA CARUSO, TOMAZ GROM, NHANDAN CHIRCO



From 23 October to 12 December 2021 in Santarcangelo di Romagna

MET _ Museo Etnografico

Bottega Giorgetti

Teatro Il Lavatoio


Opening Saturday 23 October 2021 H 17

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